AAIC 2019 - Ansdipp a Los Angeles per il forum mondiale sull'Azheimer con la Dott.sa Frisardi
Ansdipp sempre più internazionale. In attesa del grande evento del 23-25 ottobre a Matera2019, in cui l’associazione porterà nella Capitale della cultura esperti da tutt’Europa, un momento di particolare importanza e prestigio si è svolto a Los Angeles, con la presenza della dottoressa Vincenza Frisardi, membro del Comitato Scientifico Ansdipp (CSTS)nonché geriatra, gerontologa, dirigente medico presso l’Ircs arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Nella splendida cornice della città statunitense ha avuto luogo a luglio infatti il meeting mondiale, principale forum per la presentazione e la discussione delle ultime ricerche su questa malattia degenerativa, promosso da Alzheimer Association. Un tema, quello dell’Alzheimer, particolarmente caro ad Ansdipp, che è volata a Los Angeles per presentare quattro lavori svolti in collaborazione con diversi gruppi che affrontano la tematica in ambiti istituzionali differenti e transregionali, tra cui il Centro disturbi cognitivi ASST Mantova; Rsa Villa Carpaneda Gruppo Gheron-Rodigo (MN), Alzheimer ‘s Special care Unit Modena, Associazione “Giovani nel tempo” di Bologna.
“È stato accolto con particolare interesse lo studio svolto relativo agli aspetti critici nel Long Term care derivanti dall’analisi del survey inerente la “satisfaction” della diade paziente/caregiver, come anche i risultati dei predittori di recupero psicofunzionale al momento del ricovero nelle Special Care Unit dedicate ai pazienti con demenza e disturbi comportamentali, con particolare riferimento alla terapia occupazionale” sottolinea la dott.sa Frisardi. Infine, grazie al contributo dell’associazione “Giovani nel tempo” e al dott. Andrea Fabbo (Università di Modena)sono stati presentati i risultati di uno studio condotto su pazienti con demenza lieve moderata che utilizzavano l’agenda Rosemary, un particolare strumento che sfrutta tecniche di ROT – Reality OrientationTherapy. Da questo studio si è così osservato un effetto positivo sulle funzioni cognitive (orientamento temporo-spaziale e memoria procedurale) e sulle activities of dailyliving.
“L’eterogeneità degli argomenti presentati, la multidisciplinarietà nonché la partnership con diversi gruppi riflette la necessità di allargare anche in termini nazionali la piattaforma di esperti che lavorano nel settore al fine di identificare nuovi fattori di promozione della salute e del benessere dei pazienti e ad assicurare loro una qualità di vita oltre la diagnosi - aggiunge la dottoressa Frisardi -. Mentre la ricerca continua a lavorare allo sviluppo di trattamenti per l'Alzheimer e altre demenze, è importante collaborare fra le varie istituzioni (università, ospedali, rsa….) per tracciare nuovi percorsi fornendo trattamenti migliori per le persone affette da questa malattia e supporto sociosanitario all’interno nucleo familiare”.
Nella sua edizione 2019, l’AAIC ha convocato circa 6.000 esperti e ricercatori di tutto il mondo e ha accolto oltre 3.400 presentazioni scientifiche di notevole livello selezionate tra oltre 30.000 lavori sottomessi. Sono stati selezionati studi che hanno utilizzato approcci diversi per scoprire le cause, la progressione, i fattori di rischio, il trattamento e la prevenzione della malattia di Alzheimer e di altre demenze, non soltanto dal punto di vista della neurobiologia di base o del neuro-imaging, ma anche della “dementia care pratice”, ovvero di come affrontare la demenza in termini di scelte psicosociali e di policies nazionali.