Per utilizzare il sito devi attivare javascript nel tuo browser, verrai ora reindirizzato a una guida che ti consente di risolvere questo problema.

(Lavoro) Oss: guida al contratto, mansioni e responsabilità

 

Nell’arco di pochi mesi sono arrivate due importanti novità per gli operatori socio-sanitari (Oss): la prima, forse la più importante, la modifica della loro figura professionale, non più strettamente tecnica ma riconosciuta a tutti gli effetti come professione sanitaria grazie al decreto Lorenzin approvato a dicembre 2017 [1]. La seconda, appena due mesi più tardi, il rinnovo del contratto nazionale della sanità che ritocca al rialzo le retribuzioni, anche in virtù del nuovo collocamento professionale. Ma com’è cambiato il mestiere degli Oss? Di che cosa si occupavano e quali compiti hanno adesso? Lo vediamo in questa guida al contratto, mansioni e responsabilità degli operatori socio sanitari.

  • Le Mansioni dell'OSS

Non si tratta di un vero e proprio infermiere, anche se tra le mansioni dell’Oss c’è quella dell’assistenza di base. La sua attività è, piuttosto, di sostegno a quella medico-infermieristica. L’operatore socio-sanitario, infatti, può: aiutare i pazienti non autosufficienti nelle loro attività quotidiane;

  • fare delle piccole medicazioni;
  • servire da supporto nell’assunzione delle terapie orali;
  • prevenire le ulcere da decubito;
  • rilevare i parametri vitali;
  • sbrigare delle pratiche burocratiche;
  • svolgere attività di sterilizzazione, sanitizzazione e sanificazione.

Proprio quest’ultima mansione era quella centrale del vecchio operatore socio-sanitario. Adesso, invece, con il riconoscimento di questa figura come professionista sanitario, l’Oss è abilitato a mansioni più specialistiche, come somministrare una terapia intramuscolare o sottocutanea e non solo ad aiutare il paziente a deambulare o poco più.

In sintesi, le mansioni dell’Oss sono:

  • collaborare con l’infermiere per attuare le prescrizioni mediche durante il processo diagnostico e terapeutico;
  • garantire l’assistenza di base ai pazienti secondo le indicazioni dell’infermiere.

Questo ci fa capire che l’operatore socio-sanitario non può e non deve, comunque, agire di propria iniziativa ma deve seguire le istruzioni del personale infermieristico. In poche parole: aiuta l’infermiere, non si sostituisce a lui.

  • Le Competenze di un OSS

Le competenze di un operatore socio-sanitario sono, fondamentalmente, di tipo tecnico anche se, con il nuovo inquadramento e dietro adeguata formazione (come vedremo tra poco) assume anche certe competenze in materia sanitaria. Nello specifico, l’Oss deve essere in grado di:

  • garantire l’igiene e l’espletamento delle funzioni biologiche della persona;
  • aiutare o sostenere il paziente nella sua mobilità e deambulazione;
  • assistere il malato affinché mantenga una corretta postura;
  • assicurare controllo e assistenza durante la somministrazione delle diete;
  • supportare il personale infermieristico nella somministrazione di terapie.

Inoltre – anche se questo non ci sarebbe bisogno di dirlo – tra le competenze dell’Oss ci deve essere la capacità di creare un legame umano con il paziente (cosa piuttosto gradita non solo da chi deve assumere operatori ma da chi si mette nelle loro mani durante un ricovero o una malattia).

  • La Formazione Necessario dell'OSS

Sia le vecchie sia le nuove mansioni dell’Oss comportano l’obbligo di frequentare dei corsi di formazione, per accedere ai quali ora ci sarà una selezione più rigorosa. Chi oggi ha un titolo di operatore sanitario associato (Osa), per il quale non basterà più la terza media, può riqualificarsi in Oss. Quest’ultimo, a sua volta, può acquisire il titolo di collaboratore socio-sanitario (Css) partecipando ad un corso di 2.000 ore, durante il quale vengono impartite, tra le altre cose, delle nozioni di farmacologia.

 

FONTE: Laleggepertutti.it

© Copyrights 2021